Alfred Nobel
La stravagante personalità di Alfred Nobel
Alfred Nobel fu un chimico industriale di estrema influenza nel secolo diciannovesimo.
Era nato in Svezia nel 1833 e durante la sua giovinezza era troppo malato per poter andare regolarmente a scuola.
All'età di nove anni lasciò la Svezia e nel 1855 ebbe l'opportunità di lavorare con Zinin all'Università di San Petersberg in Russia.
In precedenza un giovane chimico italiano, Ascanio Sobrero aveva scoperto un liquido oleoso, la nitroglicerina, ma aveva considerato questo prodotto come troppo pericoloso per il commercio.
Zinin suggerì ad Alfred Nobel di studiare l'uso della nitroglicerina come esplosivo. Nel 1863 Nobel presentò all'Ufficio dei Brevetti svedese il suo primo brevetto che prevedeva l'uso della nitroglicerina come esplosivo.
Anche se la nitroglicerina è molte volte più potente di qualunque altro esplosivo, ha però delle caratteristiche di detonazione imprevedibili, come fu tragicamente dimostrato nel 1864 da un'esplosione che distrusse completamente la sua industria e uccise uno dei suoi fratelli.
I progetti del tipo della costruzione del canale di Suez e delle ferrovie attraverso l'America, o lo sviluppo delle industrie minerarie e del petrolio crearono una enorme domanda e un mercato per la nitroglicerina.
Tuttavia dopo una serie di grandi, gravi e inspiegabili esplosioni in tutte le parti del mondo, numerose fabbriche di nitroglicerina furono chiuse e numerosi governi vietarono la fabbricazione o il commercio della nitroglicerina.
L'invenzione della dinamite da parte di Alfred Nobel
A questo punto Alfred Nobel scoprì che la nitroglicerina se era assorbita nella segatura, o nella terra di diatomee non era in grado di esplodere senza detonatore.
Egli chiamò il suo prodotto dinamite, brevettata in numerosi paesi, e in breve diventò uno degli uomini più potenti del mondo.
Poiché i militari avevano usato la nitroglicerina, fino dagli inizi, senza tener conto dei pericoli, Nobel si considerava una persona umanitaria, uno che aveva contribuito al progresso dell'umanità con le sue investigazioni nel campo degli esplosivi.
Alfred Nobel: il "mercante della morte"
Ricevette quindi un serio shock quando un giornale, dopo la morte di suo fratello, incautamente stampò nel suo necrologio che il mondo lo considerava il "mercante della morte", e lo convinse di questo.
Negli ultimi tempi della sua vita allora, egli dedicò la maggior parte del suo tempo e delle sue energie a cause pubbliche riguardanti la scienza, la medicina e in particolare il disarmo e la pace.
Egli, dopo un congresso della pace da lui finanziato e rivelatosi quanto mai improduttivo, fece la seguente osservazione : "È probabile che le mie fabbriche di dinamite portino alla fine della guerra, più rapidamente dei vostri congressi. Il giorno in cui due armate si annienteranno reciprocamente in meno di un secondo tutte le nazioni civilizzate probabilmente inorridiranno e scioglieranno i loro eserciti".
La fondazione del premio Nobel
Nel 1895 egli decise di lasciare la sua intera fortuna a una fondazione i cui frutti dovessero essere destinati a istituire un premio annuale in onore dei leaders della scienza, della letteratura e per colui che più si fosse prodigato per promuovere la pace nel mondo.
Dopo parecchie contestazioni del testamento, furono fondati i premi Nobel per la fisica, chimica, medicina, letteratura e furono assegnati come amministrazione alla Svezia.
Il premio Nobel per la pace fu fondato ed assegnato alla Norvegia, come era specificato nella clausola testamentaria.
La personalità di Alfred Nobel
Alfred Nobel ebbe una personalità complessa. Fu un pacifista, ma inventò l'esplosivo più potente conosciuto nel suo tempo. Fu milionario, ma sosteneva il socialismo. Era ateo, ma dava offerte generose alla chiesa. Non si sposò.
Aveva avuto una modesta educazione chimica e non aveva conseguito alcun diploma formale in chimica, ma dirigeva personalmente 15 laboratori di ricerca e negli ultimi anni di vita la maggior parte delle sue case erano fornite di laboratori chimici ben equipaggiati.
Alfred Nobel si spense nel 1896 - per un'emorragia cerebrale - nella sua villa di Sanremo.
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