chimica-online.it

Differenza tra virus e batteri

Qual è la differenza tra virus e batteri?

Virus e batteri sono spesso immaginati come entità simili, in quanto entrambi responsabili di malattie infettive. In realtà le similitudini tra questi finiscono qui, perché la differenza tra virus e batteri è talmente ampia da collocarli addirittura su due differenti livelli del mondo naturale: i batteri, infatti, per quanto semplici, sono parte del regno vivente, mentre i virus non sono considerati dei veri e propri organismi, ma una via di mezzo tra il mondo minerale e quello della vita.

Entrambi sono oggetto di studio della microbiologia, la branca della biologia che studia gli organismi unicellulari, ma i virus, per le loro peculiarità, rientrano in una sua sotto-categoria definita, per l'appunto, virologia.

Principali differenze tra virus e batteri

Principali differenze tra virus e batteri.

Dal punto di vista dimensionale, i batteri hanno una dimensione nell'ordine dei micrometri (μm), mentre i virus sono molto più piccoli, rientrando nell'ordine dei nanometri (nm).

Differenza tra batteri e virus: il confine tra mondo vivente e mondo minerale

La definizione di "organismo vivente" individua delle caratteristiche necessarie per essere considerati tali. La base biologica della vita è la cellula, una entità di dimensioni microscopiche, formata da molecole organiche ben organizzate, al cui interno avvengono le reazioni chimiche necessarie all'espletamento delle funzioni tipiche della vita: nascita, crescita, riproduzione e morte.

Tutte le cellule sono dotate quindi di una membrana esterna, che le separa dall'ambiente, e di un complesso sistema di "macchinari biochimici" al proprio interno.

Si può pertanto immaginare un essere vivente come una sorta di piccola fabbrica, in cui tutte le macchine lavorano per trasformare materia ed energia e per scambiarle con l'esterno, al fine di mantenere in funzione la scintilla della vita.

I batteri, seppure piccolissimi, sono organismi viventi costituiti da una sola cellula: rispettano quindi tutti questi canoni e possono vivere, crescere e riprodursi senza l'ausilio di un organismo ospite. I virus, invece, sono entità molto semplici e non sono in grado di rispondere a tutte queste funzioni.

Virus: endoparassiti obbligati privi di strutture enzimatiche

La struttura dei virus è estremamente semplice: essi sono formati da un involucro proteico (o lipoproteico) esterno, in grado di riconoscere specifiche strutture presenti sulla superficie esterna delle cellule da infettare, e da una molecola di acido nucleico al proprio interno.

L'acido nucleico, che contiene le informazioni per riprodurre il virus, può essere DNA o RNA. Questa è un'altra differenza tra i virus e i batteri: i batteri, come tutti gli organismi viventi, custodiscono le istruzioni per la propria struttura e funzionamento nella molecola di DNA. I virus, invece, possono delegare questa funzione all' RNA.

Una volta raggiunto l'ospite, che può essere una cellula eucariote o una cellula procariote, il virus inietta il proprio DNA ( o RNA) all'interno della cellula. Questa è l'unica azione che un virus è in grado di compiere.

Una volta che il materiale genetico è stato inoculato nell'ospite, l'appartato biochimico della cellula (programmato per utilizzare il proprio materiale genetico per esprimere le funzioni vitali che gli appartengono) viene ingannato, e riconoscendo come proprio il materiale genetico del virus lo legge e lo traduce: il risultato è che è la cellula stessa a produrre infinite copie del virus, che occupano tutto lo spazio al proprio interno fino a portarla alla lisi, cioè la morte.

I virus, quindi, non sono in  grado di riprodursi autonomamente, ma necessitano delle strutture enzimatiche di una cellula ospite per poterlo fare, pertanto si definisco endoparassiti obbligati.

Una volta dispersi nell'ambiente, la maggior parte dei virus resta attivo per poco tempo, qualche ora o qualche giorno, mentre i batteri, se nell'ambiente in cui si trovano vi è disponibilità di nutrienti e le condizioni chimico-fisiche adatte, possono sopravvivere e proliferare liberamente per un tempo indefinito.

Differenza tra virus e batteri: il metabolismo

I batteri, quindi, sono continuamente attivi. Come tutti gli organismi viventi, respirano, si muovono, si nutrono ed eliminano le sostanze di rifiuto. Al proprio interno si svolgono miliardi di reazioni chimiche che mantengono in equilibrio le sostanze al proprio interno e dirigono i processi di accrescimento e riproduzione.

I virus, invece, sono sostanzialmente inerti. All'interno dell'involucro proteico che contiene il materiale genetico non avviene alcuna reazione, non sono in grado di muoversi nell'ambiente e non assorbono nutrienti. Se non raggiungono un ospite da infettare, in breve tempo le strutture proteiche dell'involucro si degradano e divengono inattivi.

Alcuni virus, una volta infettato l'ospite, non riproducono il proprio involucro ma integrano il DNA in quello della cellula ospite, che ogni qualvolta si replicherà produrrà anche una  nuova copia del genoma virale. Un esempio di virus di questo tipo è quello dell'Herpes.

Schema ciclo litico

Quando un virus utilizza la cellula ospite per replicare la propria struttura per intero, si dice che espleta un ciclo "litico", che potrà cioè alla lisi della cellula ospite. Se invece integra il proprio genoma con quello dell'ospite, si dice che effettua il ciclo "lisogenico" Molti virus possono alternare i due cicli.

Differenza tra virus e batteri: antibiotici e antivirali

Non tutti i batteri sono patogeni, cioè non tutti i batteri sono capaci di dare luogo a manifestazioni patologiche, ma in alcuni casi ciò può accadere. Quando un organismo è soggetto ad una infezione batterica, può essere aiutato a combatterla mediante l'uso di farmaci detti antibiotici.

Gli antibiotici sono, spesso, sostanze prodotte da altri organismi che riescono a uccidere o impedire la replicazione dei batteri. Possono agire in moltissimi modi, andando ad interferire con il funzionamento di uno o più enzimi necessari al metabolismo o alla replicazione cellulare.

Gli antibiotici non hanno alcun effetto sui virus, pertanto non possono curare una infezione virale. I farmaci in grado di agire sui virus sono detti antivirali, e in genere operano in modo da impedire alla cellula di leggere e replicare il genoma del virus.

In alcuni casi, soggetti affetti da infezioni virali (come ad esempio l'influenza stagionale) vengono trattati lo stesso con antibiotici. Questa pratica non ha alcun effetto sul decorso della malattia virale, ma ha lo scopo di impedire che l'organismo infetto, le cui difese immunitarie sono fortemente debilitate a causa dell'infezione virale, possano essere attaccate anche da batteri. Questo evento, detto "sovrapposizione batterica" , è alla base, ad esempio, delle polmoniti che possono svilupparsi in seguito all'influenza.

Gli antibiotici devono essere sempre utilizzati sotto lo stretto controllo del medico: un uso sconsiderato di questi rimedi, infatti, può permettere ai batteri di sviluppare resistenza specifica, cioè di mutare ed evolversi in modo da non essere più attaccabili dagli antibiotici stessi.

Link correlati:

Che cosa sono gli enterobatteri?

Che cosa è la colorazione di Gram?

Che cosa è un isoenzima?

Studia con noi