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Gommalacca

Che cos'è la gommalacca?

La gommalacca o gomma lacca è una sostanza resinosa prodotta dalle cocciniglie, insetti appartenenti all'ordine degli emitteri che vivono sui rami di alcune piante delle zone tropicali indiane e thailandesi (Butea frondosa, Acacia arabica, ecc.).

È ottenuta dall'insetto femmina che deposita la resina sulla corteccia degli alberi allo scopo di ottenere una salda presa; la lacca così deposta forma sui rami strati di uno spessore di 5-10 mm, di colore variabile dal giallo al bruno.

Produzione della gommalacca

Per la raccolta della gommalacca si staccano i rami dalla pianta e da questi la resina che viene vagliata, lavata con soda diluita e seccata; si ha così la gommalacca in granuli.

Con questo processo, il colorante rosso della lacca, noto come laddia (lac dye), e le sostanze solubili in acqua passano nella soluzione alcalina mentre le impurezze vengono allontanate.

Concentrando la soluzione alcalina si può ottenere la laddia che si presenta come una polvere rossastra ed è usata per tingere in rosso scarlatto la lana e la seta.

La varietà in granuli può essere ulteriormente purificata per trattamento con solventi o facendola fondere dentro sacchi di tela.

La resina fusa cola fuori dalla tela e viene raccolta su un cilindro ruotante di porcellana o di lamiera e, dopo raffreddamento, staccata: si ha così la gommalacca in scaglie (shellac).

Composizione

La gommalacca contiene in grandi quantità esteri di numerosi acidi carbossilici poliossidrilati.

È interessante notare che essa non contiene nessuno dei principali costituenti trovati nelle altre resine naturali (acidi aromatici, oli essenziali, ecc.) ma contiene derivati degli acidi grassi ossidrilati.

Questo è dovuta al fatto che la gommalacca ha origine animale mentre le altre resine sono di origine vegetale.

Il maggiore costituente della gommalacca è l'acido aleuritico o acido triossipalmitico, avente la seguente struttura chimica:

HOCH2(CH2)5CHOHCHOH(CH2)7COOH

Impieghi della gommalacca

Fino alla seconda guerra mondiale l'uso principale della gommalacca era per la produzione di dischi fonografici per le sue buone proprietà acustiche.

Attualmente viene impiegata per le cere autolucidanti, per sigilli (ceralacca), mastici, come legante nella montatura di orologi e gioielli e infine nella preparazione di alcuni tipi di inchiostri.

Sciogliendo la gomma lacca in scaglie in alcol denaturato si ottiene la vernice a spirito che contiene poco olio e secca per evaporazione del solvente, usata nella lucidatura del legno quando occorra un rivestimento duro e limpido e un rapido essiccamento. Non essendo resistente all'acqua non è però adatta per rivestimenti esterni.

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